Finanziamenti a medio lungo termine per le piccole e medie imprese

finanziamenti a medio lungo termine

Tra i finanziamenti a medio lungo termine rientrano tutti i prestiti con una scadenza contrattuale superiore ai diciotto mesi.

Come abbiamo visto nel precedente articolo, i prestiti a breve termine, comprendono le operazioni di smobilizzo e le linee autoliquidanti.

I finanziamenti a medio lungo termine rientrano nella tipologia definita come “credito di scopo” poiché, a differenza della tipologia sopracitata, vi è una focalizzazione maggiore sulla relazione tra la somma erogata e la finalità per cui si è richiesto il finanziamento.

Mutuo

È un contratto bancario attraverso il quale la banca eroga in un unico momento la somma di denaro a favore di un beneficiario che si impegna a restituirla secondo le modalità e i tempi concordati ed indicati nel piano di ammortamento.

L’importo massimo erogabile attraverso l’apertura di un mutuo è pari all’80% dei beni ipotecati. Questa percentuale può essere incrementata al 100% solo in presenza di garanzie aggiuntive (oltre ad una garanzia reale) tra cui rientrano le fideiussioni bancarie, il pegno e le lettere di patronage.

Il beneficiario del mutuo, o mutuatario, ha la possibilità di estinguere anticipatamente il mutuo a decorrere dal tempo stabilito nel contratto, che solitamente è superiore a dodici mesi. Per l’estinzione anticipata, occorre però pagare una penale calcolata sul debito residuo.

Come abbiamo anticipato, il mutuatario dovrà restituire l’importo del prestito con un tasso di interesse, che può essere fisso o variabile.

Il tasso di interesse fisso, come suggerisce il nome, rimane immutato per tutta la durata del contratto e non subisce cambiamenti di fronte alle condizioni di mercato e alle esigenze delle parti coinvolte.

Il tasso di interesse variabile muta adeguandosi all’andamento del mercato. Viene calcolato secondo un tasso di mercato e uno spread fisso.

È tuttavia possibile, in alcuni casi, optare per un tasso misto, questo permette al beneficiario di scegliere, secondo scadenze prestabilite, le modalità di calcolo preferite tra quelle sopracitate (tasso variabile o fisso).

Leasing

Il leasing finanziario, conosciuto anche come locazione finanziaria, è un contratto attraverso cui una società locatrice acquista un bene e lo dà a un beneficiario mantenendone la proprietà. Tale concessione avviene a fronte di un versamento di canoni periodici da parte di un locatario. Al termine del contratto, il beneficiario potrà decidere se rinnovarlo, restituire il bene e terminare il rapporto contrattuale, oppure potrà acquistare il bene ad un prezzo di riscatto che è stabilito nel contratto iniziale.

Il leasing operativo, a differenza di quello finanziario, vede solo due soggetti coinvolti: il produttore del bene e l’impresa beneficiaria. I beni per cui spesso si stipula questo tipo di contratto sono dispositivi tecnologici o macchinari che, soggetti a una rapida obsolescenza, necessitano di sostituzioni periodiche.

A differenza del leasing finanziario, il locatario non può, al termine del contratto, acquistare il bene. Ha, tuttavia, facoltà di restituirlo, chiederne la sostituzione con una tecnologia più innovativa oppure scegliere di prolungare il contratto e il versamento del rispettivo canone.

Prestiti obbligazionari

Il prestito obbligazionario è simile al mutuo, a differenza di quest’ultimo vede coinvolte le società per azioni. Ogni investitore può acquistare dei titoli obbligazionari, emessi dall’azienda che richiede il finanziamento, sottoscrivendo così una quota del prestito.

L’azienda beneficiaria dovrà restituire ai soggetti la somma investita con i rispettivi interessi periodici, questo rimborso dovrà avvenire in un’unica soluzione.

Il tasso di interesse viene calcolato in base al rating aziendale e alla solidità patrimoniale e finanziaria dell’azienda. Sulla base di questi dati, viene stimato anche il rischio che l’investitore corre comprando i titoli di una determinata azienda.

L’incremento del rischio comporta tassi di interesse più alti, che vengono richiesti dal finanziatore per compensare un’eventuale perdita.

Possono richiedere il prestito obbligazionario solo le società di capitali tra cui le società per azioni, società in accomandita per azioni, determinati tipi di società cooperative, banche ed enti appartenenti al settore pubblico.

Coloro che investono, acquistando obbligazioni, diventano creditori verso l’azienda pur non avendo alcun diritto di partecipazione nella gestione della società.

Gli investitori hanno facoltà di delibera su alcuni aspetti tra cui: le condizioni del prestito, la possibilità di costituire un fondo a tutela degli interessi comuni, la nomina e la revoca del rappresentante comune, inoltre, possono avanzare proposte di amministrazione controllata.

Fidicomtur, rilascia lettere di garanzia, lettere di patronage e garanzie fideiussorie. Il nostro Consorzio offre anche un servizio di consulenza creditizia e finanziaria per valutare insieme a te i migliori strumenti finanziari e finanziamenti a medio lungo termine per sostenere il tuo business e i tuoi progetti.

 

Read More

Finanziamenti a breve termine:
strumenti bancari di base per la liquidità aziendale

Finanziamenti a breve termine per le imprese - Fidicomtur

Nell’articolo Accesso al credito (per le imprese): significato e modalità per ottenerlo, vi abbiamo parlato degli strumenti e delle relative consulenze utili per aumentare il merito creditizio e, di conseguenza, migliorare e garantire l’accesso al credito. Ma, nella fattispecie, quale credito? Una prima “leva” importante per le imprese è rappresentata dai finanziamenti a breve termine.

I finanziamenti, infatti, non solo rappresentano una possibile risorsa per l’impresa, ma costituiscono anche uno strumento bancario importante per stabilire e mantenere l’equilibrio finanziario di un’impresa.

La struttura finanziaria di un’impresa si definisce equilibrata quando riesce a mantenere il rapporto tra debiti finanziari e il patrimonio netto entro un certo limite. In tal senso, non ha un ruolo fondamentale solo la liquidità, sia essa in entrata o in uscita, ma anche e soprattutto il tempo in cui si sviluppa il cosiddetto “flusso di cassa”. Quest’ultimo è un aspetto centrale anche nella procedura di accesso al credito, poiché concorre nella valutazione della banca circa la sostenibilità del debito.

Per l’equilibrio finanziario risulta cruciale conoscere le varie possibilità e tipologie di finanziamento per aumentare la liquidità aziendale. In particolare, in questo articolo focalizziamo l’attenzione sui i finanziamenti a breve termine e le linee di credito autoliquidanti. In un prossimo intervento tratteremo dei finanziamenti a lungo termine.

Finanziamenti a breve termine e linee di credito autoliquidanti

Per finanziamenti a breve termine si intendono le operazioni bancarie il cui contratto non deve superare i diciotto mesi.

In questa categoria rientrano tutti i prestiti bancari “a revoca” (in assoluto i più utilizzati dalle aziende), ovvero, quelli con una scadenza indeterminata per i quali la banca si riserva, anche con poco preavviso, la facoltà insindacabile di richiedere al beneficiario la restituzione delle somme erogate.

Tra i finanziamenti a breve termine rientrano:

  • Il Fido di cassa: si tratta di una linea di credito semplice, in grado di aggiungere flessibilità al conto corrente. Attraverso il fido di cassa, o fido bancario, la banca, dopo una valutazione del profilo reddituale, mette a disposizione una determinata cifra di denaro. In questo modo la banca consente all’azienda di andare a debito nel conto corrente per un importo pari alla cifra stabilita. In altre parole, con un fido pari a 20.000 euro, oltre alla disponibilità del conto corrente, l’azienda potrà beneficiare in qualsiasi momento di ulteriori ventimila euro. Il fido bancario ha il beneficio di poter essere utilizzato in qualsiasi momento, senza preavviso da parte del cliente.
  • Il Castelletto bancario: è un contratto attraverso il quale la banca, previa concessione di un fido e una deduzione dell’interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito, non ancora scaduto, che egli vanta verso terzi. Questo rientra tra le operazioni definite di “smobilizzo dei crediti”. Tale azione consente all’azienda di anticipare la scadenza naturale dei propri crediti, trasformando il credito in liquidità da investire in necessità aziendali.
  • L’Anticipo su fatture: è una modalità di finanziamento attraverso cui l’impresa che necessita di liquidità immediata, una volta emessa una fattura, non ancora incassata, può richiedere alla banca un anticipo dell’importo della fattura emessa. Con l’anticipo su fatture la banca, in seguito ad una valutazione dei soggetti coinvolti, stipula un contratto con l’accensione di un fido denominato “Castelletto anticipo fatture”. Questo contratto stabilisce i tempi, le modalità della riscossione del credito e gli interessi per il pagamento del servizio, il cui ammontare verrà valutato dalla banca, sulla base della qualità del credito e della situazione dell’impresa.

Come abbiamo visto, tutti gli elementi elencati rappresentano strumenti bancari fondamentali per la liquidità e il ciclo di vita finanziario di un’azienda. In questo ambito Fidicomtur offre una consulenza seria e professionale. I nostri consulenti di credito, in seguito ad un’analisi attenta della posizione finanziaria dell’azienda, valuteranno quali scelte strategiche intraprendere per far crescere la tua azienda e il tuo business. Perché la cosa più importante è scegliere la linea corretta per ogni investimento.

Read More

Accesso al credito (per le imprese):
significato e modalità per ottenerlo

accesso al credito e tipi di garanzie- Fidicomtur Como

Con l’espressione “accesso al credito” si intende la possibilità, per un soggetto quale ad esempio un’impresa, di richiedere un prestito a un istituto di credito (banca) o a un altro intermediario finanziario autorizzato (quali i Confidi, i consorzi di garanzia collettiva dei fidi).

L’accesso al credito per le imprese (e in particolare l’accesso al credito per le Pmi) può essere più o meno agevole. Dipende, essenzialmente, dal loro “merito di credito”.

Il merito di credito

Il “merito di credito” consiste nell’affidabilità economico-finanziaria di un’azienda, che viene valutata su un determinato insieme di informazioni e di documentazione quali, ad esempio, l’analisi di bilancio, l’analisi del piano finanziario pluriennale o la centrale dei rischi e l’andamentale con il mondo creditizio in genere.

Le banche, inoltre, sempre più frequentemente, per stimare il merito di credito di un’impresa, adottano anche modelli di rating (“classificazione”), messi a punto internamente o da consulenti specializzati, che consentono di focalizzare il rischio relativo all’azienda che fa richiesta di finanziamento.

Naturalmente, nella valutazione di un’impresa, in molti casi intervengono anche le cosiddette “garanzie”, che vanno a rafforzare ulteriormente, agli occhi delle banche, l’affidabilità dell’azienda richiedente.

Le tipologie di garanzia

Le forme più classiche di garanzia volte a favorire l’accesso al credito per le PMI sono quelle basate sul patrimonio e quelle derivanti da soggetti esterni. Vediamole nel dettaglio.

  • Garanzie Personali: vengono fornite in forma contrattuale identificando un soggetto (“fideiussore”) che garantisce alla banca il corretto assolvimento da parte dell’azienda dei suoi obblighi di restituzione del finanziamento.
  • Garanzie Reali: vengono assicurate tramite ipoteca od offerta in pegno di beni personali (immobili, terreni ecc.). Al finanziatore viene fornito un diritto di prelazione sul bene, come tutela a fronte del rischio di insolvenza.
  • Fondo di Garanzia Statale (legge n. 662 del 1996): è il fondo, istituito dallo Stato, per supportare le PMI italiane e agevolarne l’accesso al credito. In questo caso è appunto il peso della “garanzia statale” a ridurre i rischi per le banche e facilitare il finanziamento, che viene conferito ad imprese con requisiti definiti, viene stimato sulla base di modelli Ministeriali, e varia in funzione dei settori di mercato. Per accedere al Fondo di Garanzia Statale è necessario, in ogni caso, rendere disponibili gli ultimi due bilanci aziendali depositati in Camera di Commercio. Alle nuove imprese, invece, per la valutazione, viene chiesta l’elaborazione di un Business Plan a partire da un modello standard.
  • Confidi: sono i “consorzi di garanzia collettiva dei fidi”, espressione delle associazioni di categoria, ispirati ai principi di mutualità e solidarietà, la cui missione è specificamente agevolare l’accesso al credito per le imprese. Nella richiesta del credito i confidi si presentano come “garanti affidabili” minimizzando i rischi per le banche dovuti a eventuali insolvenze dei clienti.

Un reale accesso al credito per le imprese

Va sottolineato come le garanzie, di qualsiasi tipo esse siano, costituiscono un aiuto valido e concreto ma accessorio, che deve sempre accompagnare, nella richiesta di accesso al credito per le imprese, un progetto imprenditoriale di qualità e sostenibile.

Per questo i confidi e, in particolare Fidicomtur, non solo assistono le imprese fornendo genericamente garanzie, ma aiutano ad analizzare i propri bilanci, a costruire il piano d’impresa, e, in ultima analisi a formare e gestire quel merito di credito che è fondamentale per sviluppare il business e consentire l’effettivo accesso al credito per le PMI.

Read More

CREDITO ORA: UN “BANDO RISTORAZIONE” FRA I BANDI REGIONE LOMBARDIA

bando ristorazionedia per le PMI della regione Lombardia

In una fase così difficile per le PMI, in particolare per le aziende della ristorazione, ricordiamo che Regione Lombardia e le camere di commercio lombarde hanno attivato il bando Credito Ora, finalizzato a supportare micro e piccole imprese del settore ristorativo lombardo (ristoranti, gelaterie, pasticcerie, bar e simili) e le attività storiche e di tradizione (negozi e botteghe) riconosciute dalla Regione.

L’iniziativa si basa su contributi volti ad abbattere il tasso di interesse degli istituti di credito sui finanziamenti per aziende per operazioni di liquidità. Un ulteriore contributo può venire dalla copertura del costo della garanzia, compresi i costi di istruttoria, per le pratiche inoltrate attraverso i Consorzi garanzia collettiva fidi (i Confidi come Fidicomtur, per intendersi) che si impegnino ad applicare tariffe calmierate sulle operazioni oggetto di agevolazione.

Il “bando ristorazione” Credito Ora (che può coinvolgere come si è detto anche attività storiche non strettamente ristorative (negozi e botteghe) è stato formulato nell’ambito dei finanziamenti per aziende previsti dall’art. 125 del Decreto “Cura Italia” e dei bandi Regione Lombardia volti a contrastare le difficoltà finanziarie delle PMI in tempi di Covid e semplificarne l’accesso al credito.

Entità del finanziamento

  • Importo minimo 10.000 euro e un massimo di 30.000 euro
  • Durata da 12 a 72 mesi, di cui massimo 24 mesi di preammortamento
  • Stipulato a decorrere dal 16 ottobre 2020
  • Contributo massimo erogabile pari a 2.500 euro
  • Alle imprese che presentano domanda per il tramite di un Confidi è riconosciuta altresì una copertura del 50% dei costi di garanzia, compresi i costi di istruttoria, fino ad un valore massimo di € 300,00
  • La Regione Lombardia interviene per l’abbattimento degli interessi fino al 3% (e comunque non oltre il Tasso Annuo Effettivo Globale del finanziamento sottostante)

Destinatari

Micro e piccole imprese operanti nei seguenti settori con i seguenti Codici ATECO primari:

56.10.1 Ristorazione con somministrazione;
56.10.2 Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto;
56.10.3 Gelaterie e pasticcerie;
56.30 Bar e altri esercizi simili senza cucina.

Possono partecipare inoltre le attività storiche e di tradizione (negozi e botteghe) riconosciute da Regione Lombardia.

Domande e Tempistiche

E’ possibile sottoporre la domanda fino al 3 maggio 2021 alle ore 17, compilata direttamente online dall’imprenditore oppure grazie all’aiuto di Fidicomtur Como.

Procedura di selezione

Procedura di selezione “a sportello” che seguirà l’ordine cronologico di invio delle domande. Il testo del bando è consultabile sul sito di Unioncamere. Per maggiori informazioni chiamare Fidicomtur allo 031 300 315 o scrivere a [email protected].

Read More

Fidicomtur tempo di bilanci

Si è riunita Lunedì 10 Giugno l’assemblea dei Soci di Fidicomtur per la presentazione del Bilancio al 31 dicembre 2018.

L’occasione ha offerto al presidente Adriano Montorfano la possibilità di fissare i risultati del 40° anno di attività.

La strategia della società continua ad essere quella di rimanere ben radicati nel territorio per conoscere le imprese garantite e monitorare il regolare ricorso ai finanziamenti e la capacità di rimborso degli stessi.

Il 95,5% dell’operatività è stata perfezionata per il tramite del confidi regionale, Asconfidi Lombardia, che provvede a rilasciare la garanzia direttamente in favore dell’istituto di credito mentre Fidicomtur è chiamata a controgarantire Asconfidi Lombardia normalmente nella misura del 50% del rischio dalla stessa assunto.

Per Fidicomtur, Asconfidi Lombardia rappresenta quindi non solo un asset importante (quota di partecipazione al capitale sociale per € 2.677.250) ma anche il futuro della nostra attività”, ha commentato il presidente Montorfano.

L’andamento dell’esercizio appena concluso è sintetizzabile nei seguenti elementi:

  • 209 finanziamenti perfezionati in favore di imprese socie per un controvalore pari ad € 11.559.684 (di cui 197 per un controvalore di €11.044.940 perfezionati tramite Asconfidi Lombardia);
  • patrimonio netto è di 6,9 milioni;
  • il rischio in essere ammonta ad € 24.161.204 di cui € 15.264.354 garanzie dirette e 8.896.851 controgaranzie rilasciate ad Asconfidi Lombardia;
  • fondi rischi a tutela del deteriorato euro 2,3 milioni;
  • utile d’esercizio di euro 128 mila.

 

Il 16 luglio è stato nominato  vicepresidente e consigliere delegato del Consiglio di Amministrazione di Fidicomtur Roberto Benelli che ricoprirà la funzione fino alla data dell’Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio al 31.12.2020.

Benelli,  già consigliere dal  2005,  sostituisce Marino Maspes a cui vanno i ringraziamenti per la preziosa opera svolta e che continuerà come consigliere.

Read More

Fidicomtur: da 40 anni vicina alle aziende del territorio

Nella splendida cornice della “sala Bianca” del Teatro Sociale di Como, lo scorso 2 aprile, Fidicomtur ha festeggiato i suoi “primi 40 anni” davanti ad un folto pubblico in rappresentanza di Soci, Istituti di Credito, Commercialisti e altri partner.

Il Presidente Montorfano in maniera sintetica ma efficace è riuscito a sintetizzare 40 anni di storia partendo dal lontano 1979 quando 47 associati a Confcommercio Como hanno avuto la brillante idea di costituire un Confidi che dava modo di ottenere credito a condizioni molto più concorrenziali rispetto a quelle di mercato.

Ha ricordato la figura del rag. Raffaele Bernasconi, precursore nel mondo della garanzia tale da fargli ricoprire ruoli di prestigio a livello Nazionale, rimasto alla Presidenza fino al 2009.

Ha ringraziato tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione che collaborano attivamente e soprattutto ha chiesto un applauso al rag. Franco Denti da oltre venticinque anni ricopre la carica di Presidente del Collegio Sindacale ed ai dipendenti più anziani che seguono con attenzione, competenza e senso di appartenenza la Cooperativa ed i suoi Soci.

Durante l’intervento è stato presentato il video che sintetizza i dati ed i momenti più salienti della vita della Cooperativa, video che si è concluso con il restyling del logo ufficiale.

Questi i numeri che determinano la qualità del lavoro svolto e la solidità patrimoniale della Cooperativa di garanzia:

numero soci:

  • Alla costituzione – 47
  • Alla fine del 1999 – 3.683
  • Ad oggi – 5.267

Numero operazioni:

  • Primo anno – 128 pratiche per un erogato di euro 780.366
  • Al ventesimo anno – 7.744 pratiche per un erogato di euro 167.465.127
  • Ad oggi – 14.625 pratiche per un erogato di euro 639.898.709

Capitale Sociale:

  • Alla costituzione – 7.230 euro
  • Al ventesimo anno 1.953.705 euro
  • Ad oggi 5.236.203 euro

Patrimonio:

  • Al primo anno 40.478 euro
  • Al ventesimo anno 3.620.419 euro
  • Ad oggi 9.947.102 euro

In questi anni Fidicomtur ha compiuto diverse operazioni strategiche importanti, tra le quali:

luglio 2014 Fidicomtur ha incorporato il Confidi Agricolo di Como e Lecco con i suoi 332 soci e nel

novembre 2009 Fidicomtur è divenuto socio fondatore di Asconfidi Lombardia detenendo, tutt’ora, una partecipazione superiore al 10% (euro 2.677.250 su un Capitale complessivo di euro 24.256.750)

Read More

Inaugurazione Sala Riunioni Raffaele Bernasconi

Si è svolta martedì 8 gennaio 2019, in occasione dei 40 anni di fondazione di Fidicomtur, l’inaugurazione  della Sala Riunioni dedicata al rag. Raffaele Bernasconi, socio fondatore e, per ben 30 anni, dal 1979 al 2009, Presidente della Cooperativa, mediante l’apposizione di una targa.

“Credo che Raffaele – ha detto il Presidente Adriano Montorfano – sia stato una persona di grande valore, un esempio per tutti.  Avere un suo ricordo continuo nella sala riunioni sarà di stimolo e di esempio per chi ha avuto il privilegio di lavorare con Lui e per tutti coloro che, in qualsiasi forma, vivono e vivranno la vita della Cooperativa”.

Al ricordo commosso è intervenuto anche  l’amico, nonché Presidente del Collegio Sindacale, Franco Denti:

“la targa vuole essere un atto di riconoscimento per il lavoro svolto da Raffaele, con professionalità e sensibilità, e per  il tempo che ha  dedicato alla Cooperativa anche a  scapito della sua famiglia; un ricordo lo dedico quindi anche alla moglie Enrica”.

Erano presenti il Direttore di Confcommercio Graziano Monetti, il Dott. Giovanni Moschioni (già consigliere, vicepresidente e sindaco effettivo della Cooperativa), l’avv. Gianmaria Frego, gli attuali componenti del Consiglio d’Amministrazione ed alcuni ex Consiglieri, oltre al Direttore Paolo Pazzagli  e il personale del Confidi.

La targa affissa all’interno della sala è stata scoperta dai famigliari, i figli Giovanni e Marco, presenti all’ inaugurazione.

 

Read More

MOTORE IMPRESA CASH – LIQUIDITA’ A BREVE

INIZIATIVA DI ASCONFIDI LOMBARDIA IN COLLABORAZIONE CON CREDITO VALTELLINESE E BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Read More

BANDO TURISMO E ATTRATTIVITA’ 2017

FINALITA’: Il Bando, in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 6020 del 19 dicembre 2016, sostiene progetti di riqualificazione di strutture ricettive alberghiere, extra-alberghiere e di pubblici esercizi.
I progetti candidati devono afferire ai seguenti temi del posizionamento strategico turistico di Regione Lombardia  riportati dettagliatamente nell’allegato 1: enogastronomia & food experience; fashion e design; business congressi & incentive; natura & green; sport & turismo attivo; terme & benessere.
RISORSE: 32 milioni di euro, di cui 32 come fondo principale e 3 milioni come riserva destinata ai soggetti con sede nell’Area interna di Val Chiavenna.
BENEFICIARI: PMI in forma singola quali strutture ricettive alberghiere, extra-alberghiere gestite in forma imprenditoriale, ivi compresi i bed & breakfast, e pubblici esercizi intesi come attività dei servizi di ristorazione (bar, ristoranti, street food).
SETTORI AMMESSI: i settori aventi codice ateco primario o secondario di cui alle divisioni: – 55 Alloggio e tutti i sottodigit ad esclusione delle attività di alloggio connesse alle aziende agricole; — 56 Attività dei servizi di ristorazione ad esclusione del 56.2 e dei suoi sottodigit.
LOCALIZZAZIONE: Tutti i soggetti beneficiari devono avere sede operativa in Lombardia oppure impegnarsi a costituire una sede operativa in Lombardia entro e non oltre l’erogazione dell’agevolazione.
INTERVENTI AMMISSIBILI: i progetti di riqualificazione devono riguardare i seguenti macrotemi del posizionamento strategico regionale di Regione Lombardia ad alto potenziale di attrattività e competitività: Enogastronomia & food experience; Natura & green; Sport & turismo attivo; Terme & benessere; Fashion e design; Business congressi & incentive.
SPESE AMMISSIBILI: A) Arredi, impianti, macchinari e attrezzature; B) acquisto di hardware e software; C) opere edili-murarie e impiantistiche – progettazione e direzione lavori (max 8% delle spese ammissibili di cui alla lettera C).
CONTRIBUTO: Il contributo a fondo perduto non potrà essere superiore a 40.000,00 euro (quarantamila/00) per i soggetti beneficiari in forma imprenditoriale; 15.000,00 euro (quindicimila/00) per i soggetti beneficiari in forma non imprenditoriale (bed and breakfast che svolgono regolarmente attività economica).
Per tutti i soggetti beneficiari l’intensità d’aiuto è pari al 40% della spesa complessiva ammissibile e l’investimento minimo totale ammissibile non deve essere inferiore a 20.000,00 euro (ventimila/00).

DOMANDE : I soggetti richiedenti devono presentare la domanda di contributo a partire dal 15 maggio 2017 fino ad esaurimento risorse.

 

I ns. uffici sono a Vs. disposizione per assistervi nella compilazione e presentazione delle domande.

cliccando su questo link

è possibile ricevere maggiori informazioni

Read More